Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una inutile lite tra Luciano Spalletti, per la seconda volta tecnico della Roma, e Totti, mostruoso simbolo (in senso buono) dei lupacchiotti.
Il diverbio pare essere nato per le parole del mister toscano verso tutta la squadra, dunque non si tratta totalmente di un problema personale, anche se le frecciatine al capitano ci sono sempre state, squadra rea di fare continue figure barbine da 10 anni a questa parte, anche se, in realtà, considerando che l'ultimo scudetto risale al 2001, gli anni sono ben 15.
Totti viene anche criticato da Spalletti perchè, pur facendo gol e fornendo assist (cosa volete che siano..), lui non ha le gambe per correre più di 20 minuti, non rientra, non aiuta i compagni, ecc., perciò, anche se la Roma vince o pareggia grazie al numero 10, nessuno deve lodare il capitano perchè il futuro della Roma sarà privo di lui e bisogna badare ai giocatori titolari e a quelli che rimarranno.
Forse Spalletti fa bene a considerare poco l'ex pupone, cercando di levare l'attenzione mediatica su di lui, perchè il calcio è un gioco di squadra (e dove si corre), ma finchè è nel gruppo non capisco a che pro sollevare sempre polemiche.
Fossi in Spalletti avrei semplicemente parlato in privato con Totti una singola volta, dicendogli che vista l'età e visto che bisogna pensare alla Roma del futuro, lui avrebbe giocato poco e che la squadra non avrebbe dovuto esultare ad ogni suo gol come se avesse vinto lo scudetto.
Patti chiari e amicizia lunga!
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