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domenica, febbraio 11, 2018

La grande classe umana di Roberto Baggio e la freddezza di Bernardeschi


 In un articolo comparso ieri su Calciomercato.com (sito che prendo spesso di mira per certe cavolate che spuntano fuori come funghi..), ho letto quanto segui: "Baggio impari da Bernardeschi", come se Baggio giocasse ancora (ma magari!) e come se dovesse/avesse dovuto imparare qualcosa da qualcuno (ah ah ah, al massimo da Messi!).

Perché questa frase, questo titolo?
Perché, secondo l'autore, chi cambia casacca, deve esultare sempre e comunque.

Io non credo sia per forza così, così come non credo che il comportamento di Baggio sia migliore o peggiore rispetto a quello di Bernardeschi. Ognuno fa quello che si sente di fare.

Se devo essere sincero preferisco la classe umana di Baggio perché, pur non essendo cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina, ha continuato a portare nel cuore la maglia e il colore viola sia per 5 lunghi anni trascorsi insieme, sia perché la Fiorentina lo ha tenuto con sé e lo ha curato quando si era rotto un ginocchio a 18 anni.

Bernardeschi, invece, pur essendo praticamente cresciuto nella Viola, ci è stato 14 anni, ha cambiato maglia di sua iniziativa e appena ha segnato contro, ha esultato come se non fosse mai stato un ex.

Se qualcuno avesse lanciato una sciarpa della Fiorentina a Bernardeschi, sono sicuro che non l'avrebbe raccolta né degnata di uno sguardo..

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